“È gravissimo che non siano considerati creditori privilegiati perché così si crea un precedente – afferma Giuseppe Cantatore, segretario organizzativo della Fiom Cgil Lecco –. Comunque hanno espresso parere negativo riguardo il piano concordatario anche Inps e Agenzia delle entrate. Il documento si sostiene su ipotesi di sviluppo nei prossimi anni che però non sono spinte da elementi oggettivi. Dice che ci sarà una determinata crescita e che riuscirà a pagare i debiti nei prossimi otto anni. Ma per noi è una visione troppo ottimistica”. Sulla medesima posizione anche i sindacalisti di Fim Cisl e Uilm Uil.
Adesso si attende mercoledì 8 maggio, giorno entro il quale tutti i creditori potranno dare il proprio parere.
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